In questo senso la mostra intende esplorare gli
incerti confini dell'esperienza artistica al di là di categorie
stabilite nel corso del XX secolo, individuando così un'area della
creatività dai confini mobili, dove trovano espressione artisti
ufficiali ma anche quegli autori ritenuti "folli", "alienati" o, detto
in un linguaggio nato negli anni '70, "outsiders".
La mostra
curata da Claudio Spadoni, direttore scientifico del museo e da Giorgio
Bedoni, psichiatra, psicoterapeuta, con il supporto della Fondazione
Mazzotta di Milano sarà inaugurata il prossimo 16 febbraio per
proseguire fino al 16 giugno 2013. |
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